Nel corso della sua storia Fondazione Savej ha preso attivamente parte al panorama editoriale locale diventando essa stessa casa editrice.
A partire da “La lingua piemontese” di Bruno Villata in cui vengono espresse le norme fondamentali della grammatica piemontese, l’interesse editoriale ha toccato diversi ambiti, non solo linguistici, ma anche storico letterari.
Le competenze informatiche sono state messe anche al servizio della produzione letteraria, tanto che ciascun volume è disponibile in formato e-book.
La Fondazione Enrico Eandi raccoglie l’eredità di Savej, e porta avanti nuovi progetti editoriali sotto il marchio Edizioni Savej con lo scopo di mantenere vivo l’interesse per la lingua e tutto ciò che è inerente alla cultura piemontese.
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di AA.VV.
La tradizione gastronomica piemontese è un punto di forza della nostra regione, a partire dal suo piatto più popolare: la bagna cauda. Nata grazie al mestiere dell’acciugaio è oggi una ricetta molto apprezzata, come ci ricorda Luca Iaccarino, critico gastronomico ligur-piemontese. Le lotte e...
di Cesare Furbatto
29 marzo 1944Nuova incursione su Torino. Un’ora in rifugio. La Fiat è in fiamme. Torino, 1944. Cesare Furbatto, agente immobiliare padre di tre figli, inizia ad annotare su una piccola agenda con inchiostro e pennino ciò che accade in questi ultimi terribili mesi di guerra ...
di AA.VV.
Balun e tambass, rispettivamente pallone elastico e tamburello a muro, non erano semplici sport o passatempi “di piazza” ma giochi della tradizione propri delle nostre colline piemontesi che ancora oggi, soprattutto nei giorni festivi, sono capaci di infiammare interi paesi di Langa o di Monferr...
di Davide Mana
I piemontesi hanno fama di possedere una tenacia stolida, un carattere affidabile e ben poco portato al rischio. Tuttavia, la storia è popolata di piemontesi avventurosi − per quanto possa sembrare una contraddizione in termini l’accostare l’avventura alla “piemontesità”. Viaggiavano, i piemo...
di AA.VV.
Inutile illudersi che alcuni avvenimenti appartengano unicamente al passato: percorrere i sentieri della memoria è importante ancor più adesso, in questi “giorni di fuoco” che il mondo sta vivendo. A partire dalle atrocità riportate alla luce dall’Armadio della vergogna che oggi si stanno ripete...
di AA.VV.
Riscoprire storie dal passato ci aiuta a comprendere maggiormente il presente, sia che si tratti di diari di personaggi dimenticati sia che riguardi la rinascita di opere d’arte rovinate dal tempo. Il mestiere del restauratore sta proprio nel ridar vita a capolavori del passato adottando tec...
di Massimo Bonato
Se Süperga a l’ha ‘l capel o ch’a fa brüt o ch’a fa belSe Superga ha il cappello o fa brutto o fa bello Riscoprire gli antichi proverbi e modi di dire piemontesi ci permette di ritrovare un patrimonio culturale legato alla saggezza popolare di un tempo ma ancora at...
di AA. VV.
La natura piemontese è da sempre oggetto di ammirazione e meraviglia: a lei sono stati dedicati versi, quadri, trattati scientifici e al giorno d’oggi diversi enti si dedicano alla sua salvaguardia. Se di natura si parla viene subito in mente lo stretto connubio con l’arte. Nonostante i secol...
di AA. VV.
La scienza è sempre stata un tratto caratteristico della cultura piemontese, una lunga tradizione di scienziati, astronomi, medici e così via hanno inciso sullo sviluppo tecnico-industriale del Piemonte e sulla vita dei piemontesi. Come Galileo Ferraris che sognava di portare l’elettricità nelle...
di AA. VV.
Quanta strada rimane ancora da percorrere in termini di emancipazione e autonomia per le donne? Le storie di otto fumne (donne) piemontesi vissute a cavallo tra il XIX e il XXI secolo ci raccontano i primi importanti passi che sono stati mossi per riconoscere loro doti e prerogative. È così c...
di AA. VV.
Avventurieri, esploratori, scalatori esperti, veri spiriti liberi sono i protagonisti del terzo numero di Rivista Savej! Oltre un secolo di esplorazioni raccontate attraverso la vita di audaci piemontesi. Dall’Egitto di Bernardino Drovetti, più saccheggiatore che archeologo, alla Patagonia i...
di AA. VV.
COPIE ESAURITE “Per me, ogni lavoro che incammino è come un primo amore” diceva Tino Faussone, il protagonista de La chiave a stella di Primo Levi, in un italiano un po’ sgangherato, costruito come forme e locuzioni sul piemontese, esprimendo tutta la soddisfazione che deriva d...
di AA. VV.
“Fé fö ed so bosc” recita così il claim (per dirla in inglese; l’assersiun, o il propuniment, per dirla in lingua piemontese) di questo periodico lanciato online a dicembre 2016. Fare fuoco con la propria legna, ovvero creare con i propri mezzi, fare da sé, esprimere se stessi attraverso la prop...
di Bruno Villata
Nel 1978 Primo Levi pubblica La chiave a stella, in cui, attraverso la voce diretta del protagonista Tino Faussone, racconta la storia di un operaio specializzato che si reca in vari paesi per montare gru, ponti, strutture metalliche per impianti petroliferi. Levi trae ispirazione dalle esperien...
di Valerio Monti
Torino, settembre 1864. A fronte di una manifestazione di piazza conseguente all’annunciato trasferimento, da Torino a Firenze, della capitale del Regno d’Italia, la polizia spara sui dimostranti. Il bilancio è tragico: 55 morti e almeno 133 feriti. Valerio Monti ripercorre i tragici avven...
di Bruno Villata
Come si sa, dopo la metà del ‘900, in Italia si è verificato un massiccio transfert linguistico dalla parlata locale a quella ufficiale. In questa situazione si trova Tino Faussone, il protagonista de La chiave a stella, un operaio specializzato che si reca in vari paesi per montare gru, p...
di Bruno Villata
I Sermoni Subalpini, la cui redazione si fa risalire verso la fine del XII secolo, rappresentano il più antico documento pervenutoci nella parlata di una parte dell’area cisalpina. Dal 1847, anno del ritrovamento del manoscritto, molti sono stati gli studi per trovare a questa lingua una c...
di Bruno Villata
Sull’annosa questione della lingua utilizzata nei Sermoni Subalpini, 22 prediche risalenti alla fine del secolo XII e che rappresentano il più antico documento pervenutoci nella parlata di una parte dell’area cisalpina, Bruno Villata interviene sostenendo che non si tratta di una lingua mi...
di Bruno Villata
La lingua piemontese del prof. Bruno Villata rappresenta una pietra miliare sulla strada della valorizzazione della lingua piemontese, che vanta una sua precisa identità nell’ambito delle lingue romanze e segna un punto di svolta, dopo il quale non sarà più possibile considerare il piemont...