Carrù_sagra-uva_1948_cover-e1700034995218

Turismo in Granda

A pochi anni dalla fine di quella guerra sanguinosa e dura che si era abbattuta come una tempesta sul Cuneese il processo di ricostruzione coinvolge tutto il territorio lasciando alle spalle uno dei periodi più duri della storia del Novecento. Il denaro proveniente dal piano Marshall e dall’U.N.R.R.A. contribuisce a rialzare il Paese, riorganizzando le attività economiche: in questo fervore di ricostruzione l’arte, la poesia e la bellezza della natura iniziano a emergere. Gli abitanti tornano a guardare al futuro riscoprendo la provincia attraverso le sue sfumature di colori e paesaggi. È in questo contesto che si evidenzia l’importanza di far conoscere il Cuneese a un pubblico più ampio.

Se negli anni del regime il turismo era stato un tripudio di sagre ed esposizioni volto a mostrare la grandezza autarchica del territorio, pur restando in una dimensione fortemente rustica e popolare, ora il termine stesso “turismo” inizia ad assumere un significato nuovo per il Cuneese. Si organizzano gare automobilistiche, premi di poesia, sagre dell’uva e il turismo montano si sviluppa con la creazione di nuove strutture ricettive e impianti sciistici. Per cinquant’anni Cuneo provincia granda sarà la rivista dedicata all’esplorazione sistematica del territorio alla scoperta di tradizioni, personaggi illustri e non, artigianato e industrie, il tutto affidandosi a “penne” sopraffini. È anche grazie al loro contributo se si inizia finalmente a riconoscere e promuovere la ricchezza culturale e tradizionale della provincia.

La rinascita della promozione turistica della “provincia Granda” questa settimana su Rivista Savej.