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Quando il suono delle campane governava le vallate

Fino agli anni immediatamente successivi al secondo conflitto mondiale, gli anni in cui le campagne e le montagne iniziarono progressivamente a svuotarsi, le campane nelle vallate piemontesi erano metronomo non soltanto della giornata, ma della vita intera di contadini e montanari. Il campanile non era solo un riferimento architettonico, ma governava la comunità intera, scandendo con il suono delle sue campane le giornate nei campi e segnalando alla collettività eventi più o meno gioiosi.

Tre rintocchi di baudete salutavano così la nascita di un maschio, due rintocchi di una femmina e ancora, il suono della campana grossa del paese accompagnava il corteo nuziale. Momenti gioiosi, ma non solo. Il suono delle campane scandiva i momenti precedenti e successivi al trapasso di un membro della comunità, tre rintocchi stavano a significare la prossima dipartita di un uomo, due rintocchi di una donna. Era la cosiddetta pasà (il trapasso).

Su Rivista Savej di questa settimana tradizioni e suoni di un mondo ormai dimenticato.