Il legame tra Italia e Birmania – Myanmar dal 1989 – affonda le sue radici nella storia: già nel Settecento i barnabiti, in gran parte lombardi, si spingono in terra birmana, ma sono religiosi piemontesi a stringere nell’Ottocento profonde relazioni, tra il Regno di Sardegna prima e Regno d’Italia poi, con il lontano paese asiatico. Paolo Abbona, missionario e diplomatico originario di Monchiero, faciliterà i rapporti diplomatici tra il regno birmano e l’impero britannico grazie alla sua amicizia con il re Tharawaddy Min e conquisterà la fiducia nella popolazione prodigandosi nell’assistenza durante le epidemie di vaiolo e di colera che colpiranno duramente il paese.
È poi il Duemila a riscoprire le radici lontane e rivitalizzare il legame tra il Piemonte e Myanmar: negli ultimi due decenni sono state numerose le occasioni di incontro e collaborazione tra la nostra regione e il paese asiatico. Dalla consegna della cittadinanza onoraria di Torino ad Aung San Suu Kyi, Premio Nobel per la Pace 1991 e capo dell’opposizione birmana, nel giugno del 2011, fino al gemellaggio tra la città di Torino e Yangon, siglato nel maggio 2013 da Piero Fassino e Hla Myint. Nel 2015 il Memorandum di Intesa formalizza le attività di cooperazione ma lo spirito di collaborazione non si ferma certo qui: dipartimenti, istituti e studiosi proseguono nell’intento di avvicinare due realtà così lontane ma allo stesso tempo incredibilmente vicine.
Volgiamo lo sguardo al Myanmar tra storia e presente questa settimana su Rivista Savej!