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Maria Adelaide, l’ultima regina di Sardegna

“Principessa che tutti ammiravano per la sua bellezza e che conquistava i cuori per qualche cosa di angelico negli sguardi, nei gesti e nelle parole che ne rivelavano l’animo”.

Con queste parole viene ricordata Maria Adelaide d’Asburgo Lorena, sposa di Vittorio Emanuele II e ultima regina di Sardegna: la sua prematura morte – avvenuta all’età di 33 anni a causa di una gastroenterite e dopo numerosi problemi di salute legati alle otto gravidanze portate a termine – non le permise di diventare la prima regina del Regno d’Italia dopo l’incoronazione del marito, avvenuta sei anni dopo.

Nata duecento anni fa a Milano figlia dell’arciduca Ranieri, viceré del Lombardo-Veneto, Maria Adelaide fu una donna intelligente, perspicace e colta che parlava infatti ben cinque lingue. Nonostante la salute cagionevole cinque degli otto figli avuti da Vittorio Emanuele II raggiungeranno la maggiore età, tra questi: Umberto, poi re d’Italia, Amedeo, duca d’Aosta che divenne anche sovrano di Spagna e Maria Clotilde, per trattative di Camillo Cavour sposa di Napoleone III.

Messa in ombra dalle numerose amanti di Vittorio Emanuele – specialmente dalla più famosa, Rosa Vercellana detta “Bela Rosina” – Maria Adelaide è un personaggio storico poco conosciuto che la guida turistica e studiosa Maura Aimar ha voluto riportare in luce con una mostra a lei dedicata alla Palazzina di Caccia di Stupinigi. Missive, incartamenti e documenti hanno gettato una nuova luce su questa sovrana svelando il suo lato generoso, paziente e caritatevole.

A duecento anni dalla nascita riscopriamo la storia della “non regina d’Italia” Maria Adelaide questa settimana su Rivista Savej.