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L’arte rinascimentale di Antoine de Lonhy

Conosciuto a Barcellona per la realizzazione dello straordinario rosone in vetri dipinti della facciata della chiesa di Santa Maria del Mar, Antoine de Lonhy è considerato uno dei più grandi pittori europei del 1400. Trasferitosi nel Ducato di Savoia intorno alla metà del secolo Lohny diventerà l’artista più apprezzato e innovativo di tutto il territorio cisalpino occidentale, da Chieri fino alla Valle d’Aosta. La sua abilità e versatilità tecnica derivavano dalla sua esperienza in Borgogna in qualità di miniatore e pittore di vetrate e a Tolosa dove dipinse anche su pergamena e su muro.

Giunto in Piemonte l’artista si impadronì anche della tecnica della scultura realizzando statue lignee e in terracotta come l’Annunciazione di Pinerolo (oggi a Palazzo Madama) e lo strepitoso Compianto sul Cristo morto del Duomo di Chivasso. Ma ciò che in Piemonte doveva innanzitutto lasciare stupefatti, oltre a questa sua quasi imprenditoriale versatilità produttiva, era la forza espressiva delle sue opere, nelle quali si respirava un linguaggio nuovo e internazionale.

Nonostante i suoi capolavori, molte delle sue opere sparirono o andarono disperse sul mercato internazionale sotto nomi generici. Complice di questo oblio è stato certamente il fatto che nessun documento d’archivio sul pittore è mai stato ritrovato in Piemonte. Solo nel 1989 iniziò la ricostruzione della fisionomia di questo grande artista, al quale vennero finalmente restituite una serie di opere che studi precedenti avevano raccolto per analogia stilistica intorno a nomi convenzionali. Nuovi ritrovamenti e una mostra a lui dedicata nel 2021 hanno permesso di comprendere meglio il grande ruolo artistico che ebbe Antoine de Lonhy nel 1400 piemontese. Scopriamo un importante artista europeo questa settimana su Rivista Savej!