Istituita da Carlo Alberto nel 1833 e aperta al pubblico dal 1837 l’Armeria reale di Torino conserva armi e armature dall’età del Bronzo fino al Novecento, in un allestimento scenografico e suggestivo pensato per portare il visitatore indietro nel tempo. L’Armeria reale non è un museo della guerra ma un luogo che celebra i valori e le virtù cavalleresche: le armature sono state indossate da importanti protagonisti della storia sabauda (e non solo) mentre le armi sono emblemi di status sociale, dalle forme più originali e rare. L’intenzione di Carlo Alberto era proprio quella di tramandare i valori di rispetto e devozione tipici della virtù cavalleresca.
Troviamo quindi scudi, trombe, spade, bardature, elmi, bandiere e vessilli dinastici, tesori di famiglia, opere insigni dagli Arsenali di Genova e Torino o pezzi raccolti in tutta Europa nonché oggetti provenienti dai paesi più lontani acquistati in viaggio o donati da diplomatici. Tra i protagonisti spiccano i cavalli: non si tratta di animali imbalsamati ma di sculture lignee rivestite di pelle equina realizzate da abili scultori piemontesi. Tra questi anche Favorito, l’amatissimo cavallo di Carlo Alberto con i finimenti indossati durante la battaglia di Novara del 1849.
L’allestimento è dislocato in cinque campate e dodici finestre ma anche i depositi sono ricchi di tesori. All’interno di questi sono custoditi circa 2.000 pezzi – più o meno la metà della collezione – che per ragioni di ristrettezze degli ambienti espositivi non possono essere al momento visibili. Tra le rarità qui conservate: gli abiti di gala dell’Ordine della Giarrettiera appartenuti a Vittorio Emanuele II e a Umberto I, una ciocca di capelli di Napoleone, il cannoncino della Stella Polare, la nave della spedizione di Luigi Amedeo di Savoia.
Questa settimana visitiamo l’Armeria reale di Torino su Rivista Savej!