In quanto elemento essenziale per la vita, tutte le società che si sono avvicendate sul nostro territorio hanno dato grandissima importanza all’acqua, nominando con attenzione le sue manifestazioni naturali. È così che la toponimia piemontese si è popolata di denominazioni di fiumi, torrenti, laghi, sorgenti e paludi e che queste hanno a loro volta influenzato i nomi adottati per alcune località piemontesi.
Tinella, Tiglione, Lemina sono fiumi con nomi di origine romana mentre molti altri derivano invece da etimi germanici. I nomi dei fiumi possono poi rifarsi a sfere semantiche legate alla vegetazione o agli animali – Rio dei Lupi, Rio della Feia e Rio della Sorba ne sono alcuni esempi – oppure possono richiamare una caratteristica del fiume in sé, come la temperatura, la profondità o l’irruenza dell’acqua (Rio Freddo, Rio Nero, Rio Rabbioso). Anche per i laghi il discorso è analogo e alle caratteristiche fisiche del bacino d’acqua si sommano a volte leggende e folklore come nei casi del Lago delle Streghe o del Lago delle Fate.
La presenza di sorgenti era poi essenziale alla vita di una comunità: attorno ad esse si sono costituiti centri abitati e dalla voce latina fons derivano ad esempio Fontaneto d’Agogna (NO), Fontanetto Po (VC) e Fontanile (AT). La ricchezza di acque potabili, di acque termali e persino le alluvioni che hanno colpito alcuni luoghi hanno plasmato lentamente la toponimia piemontese fornendoci una mappa sempre più diversificata e dettagliata della nostra regione. Esploriamo i nomi di località legate all’acqua questa settimana su Rivista Savej!