Nel nostro viaggio alla scoperta della toponomastica piemontese non abbiamo ancora esplorato gli antropotoponimi, i nomi di luogo che hanno avuto origine a partire dai nomi di persona. Spesso se un nome di luogo è costruito con un nome di persona, generalmente si tratta del nome del proprietario. Questo tipo di motivazione si riscontra già in nomi di luogo antichi e medievali, tra questi Sandigliano, Gorzano, Gifflenga, Igliano, Murisengo e Bianzé.
Più recenti sono invece altre intitolazioni che ricordano l’appartenenza di un feudo a una famiglia nobile. Sono diverse le famiglie della nobiltà che hanno lasciato tracce toponimiche: gli Alfieri (Castell’Alfero), gli Scarampi (San Giorgio Scarampi), i Solaro (Villanova Solaro), i Roero (Santo Stefano Roero), i Miroglio (Villamiroglio), i Falletto (Castiglione Falletto), i Borromeo (Isole Borromee), i Grimaldi (Rocca Grimalda), gli Spinola (Cassano Spinola) e moltissimi altri.
Sono diffuse anche le località la cui denominazione ha avuto origini recenti a partire da nomi, soprannomi e cognomi. Questi toponimi designano località che spesso hanno avuto uno sviluppo a partire da una casa principale dove si sono insediati i discendenti, generando un primo nucleo dell’abitato; in seguito si sono unite altre famiglie (o i residenti inziali si sono trasferiti), opacizzando così in parte il legame motivazionale tra il referente e il suo nome. Questi nomi sono spesso preceduti da voci generiche quali case, cascine, tetti.
E i toponimi celebrativi? Da Alessandria che deve il suo nome a papa Alessandro III troviamo poi Sagliano Micca, Grinzane Cavour, Livorno Ferraris, Castelnuovo Nigra, Grazzano Badoglio, Castelnuovo Don Bosco, Piovà Massaia e tantissimi altri. Scopriamoli tutti questa settimana su Rivista Savej!