14 ottobre 1891, la nave “Jumna” salpa dal porto di Londra direzione Brisbane, Australia: a bordo 335 italiani, di cui due terzi piemontesi, nella maggior parte provenienti da Conzano. Inizia così la grande avventura dei conzanesi in Australia.
Spinti dalla povertà, acuita dalla crisi agraria che dal 1873 aveva fatto crollare i prezzi dei prodotti agricoli e dal diffondersi della filossera, i contadini conzanesi, spesso esperti viticoltori, si riciclarono in Oceania in tagliatori di canna da zucchero, diventando ben presto i migliori del settore. Una legge australiana aveva di fatto impedito l’utilizzo di manodopera predata dalle isole del Pacifico e il governo italiano, di conseguenza, si era accordato per l’espatrio e l’impiego in quei territori di circa 400 settentrionali, dando così il via a un consistente flusso migratorio da Conzano e dai comuni limitrofi. Negli anni Venti e Trenta del Novecento gli emigrati originari di Conzano rappresenteranno il 2% di tutti gli italiani in Australia, principalmente concentrati nel selvaggio Queensland.
La particolarità di questo flusso migratorio, i sogni e le alterne fortune di chi intraprese questo epico viaggio, questa settimana su Rivista Savej!